Volley S3 e Spikeball: nuove generazioni sottorete

La festa gio 26 dicembre 2019
Volley di Michele Trombetta
1min
La festa del volley ©Termolionline.it
La festa del volley ©Termolionline.it

TERMOLI. Grande allegria al Palazzetto di piazza del Papa per assistere alla festa di Natale organizzata dalla Termoli Pallavolo e oltre agli ingredienti abituali delle festività natalizie, con arrivo di Babbo Natale, dolciumi tradizionali del periodo, si è anche pensato al momento ludico naturalmente riferito al gioco della pallavolo.

Ma non la pallavolo classica, ma con un progetto che dovrebbe coinvolgere direttamente le scuole, questo progetto si chiama "Volley S3 e Spikeball" Ma in effetti di cosa stiamo parlando?

La Federazione Italiana Pallavolo con le proposte tecniche del “Volley S3” e dello “Spikeball” vuole avviare i “giovani” al gioco della pallavolo in maniera diversa, avvalendosi di tre concetti fondamentali: il gioco, attraverso la proposta di attività ludiche; la facilitazione, con la modifica di alcune regole della pallavolo (la palla si potrà “bloccare” e potrà “rimbalzare a terra”); la flessibilità, con la possibilità di variare la dimensione del campo, l’altezza della rete e il numero di giocatori per squadra. Tre sono le parole chiave del progetto: sport, squadra e salute. Ma non solo... Livelli di gioco

• WHITE: livello in cui è consentito bloccare sempre la palla;

• GREEN: livello in cui è consentito bloccare una volta la palla all’interno della

singola azione di gioco, escluso per il tocco di rinvio nel campo avversario

(nello Spikeball Green è ammesso su terzo tocco, auto-alzarsi la palla);

• RED: livello in cui non è consentito bloccare la palla.

Al PalaAirino sono scese a giocare tre squadre La Nuova Pallavolo Campobasso, il Cus Molise e naturalmente la Termoli Pallavolo.

Legato all'evento anche una situazione di sensibilizzazione a scopo benefico presenti rappresentanti dell'Associazione “Arara” onlus, che cosa è di cosa si occupa l'Arara: "L'ARARA onlus è nata agli inizi degli anni novanta a Chieti per volere di alcuni genitori di bambini con malattie reumatologiche Lo scopo era quello di realizzare un centro che potesse curare questi bambini che altrimenti avrebbero dovuto emigrare nei centri del nord Italia per essere curati. Inoltre l'associazione aveva lo scopo di far conoscere queste malattie e di favorire la ricerca nel settore. Le malattie reumatologiche del bambino sono patologie che colpiscono principalmente l'apparato muscoloscheletricoma possono interessare altri organi ed associarsi a febbre anche di lunga durata. La diagnosi può essere difficile e deve essere affidata a persone esperte, le terapie non sono sempre efficaci. L'Arara onlus ha contribuito alla crescita del centro di Chieti collaborando alla realizzazione di numerosi congressi, alla formazione di medici pediatri specialisti nel settore ed alla costruzione di una nuova struttura che accoglie i piccoli pazienti. Dagli anni novanta ad oggi il numero dei pazienti seguiti presso questa struttura è aumentato notevolmente permettendo alle famiglie di evitare molti viaggi della speranza".

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