Operazione Dirty Country, i tre principali indagati fanno scena muta davanti al Gip

Interrogatori di garanzia lun 16 luglio 2018
Cronaca di La Redazione
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Conferenza stampa "Dirty Country" ©Termolionline.it
Conferenza stampa "Dirty Country" ©Termolionline.it

TERMOLI. Si sono svolti la scorsa settimana, dopo un primo rinvio per un impedimento del giudice per le indagini preliminari Daniele Colucci, gli interrogatori di garanzia a carico dei tre destinatari delle misure cautelari agli arresti domiciliari per i due italiani e per l’albanese.

Tutti e tre, sia il 36enne albanese, che il 48enne pugliese ma residente a Termoli e il 24enne termolese, questi ultimi due già rispettivamente in carcere e ai domiciliari e difesi dall’avvocato Ruggiero Romanazzi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

L’arresto è scattato nell’ambito dell’inchiesta Dirty Country, portata avanti dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Larino, che oltre ad aver fatto luce su un vasto traffico di stupefacenti in basso Molise, ha anche contestato reati per la detenzione di armi.

Il gip del tribunale frentano ha confermato i domiciliari per tutti e tre, anche se per il 48enne rimane la detenzione in carcere per altra misura cautelare non connessa a questa vicenda.

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