Morte per annessione, dalla miopia di chi ci ha governato all'effetto Boomerang

Storia & Amarcord dom 09 febbraio 2020
Attualità di Luigi De Gregorio
4min
La costa se ne va ©Web
La costa se ne va ©Web

TERMOLI. La miopia di quelli che hanno governato il Molise negli ultimi lustri potrebbe portare la regione alla sopravvivenza sotto accanimento terapeutico. E poi al coma fino alla morte per annessione. (varie sono le macroregionie le possibili annessioni di cui si parla tanto)

Per capire le ragioni del puerile suicidio prospettico, forse ci aiutano alcune considerazioni che, nel loro insieme, potrebbero dare l’impressione di fare della fantapolitica. Mentre, al contrario, evidenziano, da parte di vari responsabili, l’assenza di una visione d’insieme con relativo triste destino del Molise, alimentato ed infarcito da fanatismi campanilistici, miasmi dell’invidia, appetiti da bottegai, carriere infiorate dal demerito.

Ci sono dei fatti e li evidenzieremo. Ci sono delle conclusioni indicate dalla logica e le scriveremo. Ci sono dei dubbi e li espliciteremo. In ogni caso, il destino del Molise appare incerto. Con l’unica certezza, almeno finora, di una discesa continua verso il peggio.

I FATTI

Università del Molise a Termoli. Negli ultimi 20 anni il numero di facoltà a Termoli si è andato riducendo. Non perché alcune facoltà siano state definitivamente chiuse,

ma perché spostate a Campobasso oppure ad Isernia.

Treno.Termoli - Campobasso – Termoli. Il collegamento ferroviario tra costa e capoluogo venne eliminato oltre 10 anni fa. De facto una regione senza ferrovia.

Stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi E’ stata prospettata, minacciata l’idea di spostare la storica stazione di piazza Garibaldiin zona Biferno.

Ospedale San Timoteo. Da annivediamo ridurre alcuni servizi ospedalierie chiudere alcuni reparti. L'1 luglio dello scorso anno ci fu un primo tentativo di chiudere il Punto nascita. Si prospetta che il destino finale del San Timoteo sia quello di diventare un Pronto Soccorso

Il porto. Il porto piange. L’unico di tutto il Molise non ha un piano di sviluppo e soffre anche di scarsa manutenzione.

GLI STRATEGHI MIOPI DICAMPOBASSO

I fatti su esposti indicano che si va verso un impoverimento di Termoli. E solo gli ingenui possono affermare che essi (fatti)avvengano per caso. E solo gli spiriti più sempliciotti o più provvisti di infantile genuinità non riuscirebbero a vedere una strategia di ridimensionamento di Termoli. Domanda. A chi attribuire un disegno anoressico di riduzione,di svuotamento di Termoli se non a quelli di Campobasso? E quale ne potrebbe essere il movente?

Per la relativa comprensione, occorre fare un piccolissimo salto storico. Agli inizi del secolo scorso, Chieti era il capoluogo dell’Abruzzo. E Pescara era un piccolo paese sulla costa adriatica.

Con il turismo di massa, se pur accompagnato dalla spinta fascista - d’annunziana, Pescara è diventata quella che tutti conosciamo e soprattutto capoluogo di regione e Chieti ridotta a provincia.

Che quelli di Campobasso abbiano visto il loro futuro simile a quello di Chieti? Termoli nel 1961 aveva 6100 abitanti, attualmente 33000 ( mentre Isernia ne ha 30000 e Campobasso 50000) Praticamente con una popolazione triplicata mentre Campobasso continua a perdere abitanti ogni anno.

E dunque? Che alcuni teste brillanti (trapolitici e non)dell’attuale Capoluogo, dalla vista lunga (secondo il loro punto di vista),abbiano intravisto un processo di identificazione con la debacle di Chieti ed abbiano visto in Termoli la stella in ascesa del Molise ? Probabilmente si, dato che i sovraesposti Fatti sono reali e sotto gli occhi di tutti. E vogliono dire che quelli di Campobasso hanno iniziato da qualche decennio la strategia di blocco e di ridimensionamento di Termoli seguendo la logica mors tua (ossia di Termoli) vita mea (ossia di Campobasso).

Una strategia che in genere è vincente. Ma in questo caso ( futuro del Molise) è assolutamente miope e generatrice dell’effetto boomerang. Insommaaccostabile a quella dei mariti che per fare dispetto alla moglie si tagliano gli zebedei.

Infatti una Termoli, senza ospedale, senza treno in collegamento con Campobasso, senza l’attuale stazione ferroviaria,senza università (se non ridotta),senza un porto (l’unico del Molise) adeguato e di conseguenza senza possibilità di sviluppare un turismo di valore, perderebbe importanza. E provate a rispondere:il Molise ci guadagnerebbe o ci perderebbe? Ovvia la risposta, ci sarebbe una perdita d’importanza per il Molise e di conseguenza per il capoluogo di Regione.

Insomma con lo svuotamento di parti vitali di Termoli che è

- l’unica cittadina del Molise in grado di crescere in termini di popolazione (abitare a Termoli piace a molti forestieri)

- l’unica cittadina del Molise che ha una bellezza strutturale morfologica che la rende un’ attrattiva unica: i due promontori S. Antonio e U Paes Vicch che si guardano tra di loro ed entrambi guardano il mare.

- l’unica cittadina del Molise che può diventare il motore economico del Molise (pesca,agroalimentare turismo)

- l’unica cittadina del Molise potenzialmente in grado di rappresentare tutta la regione per storia per bellezza per modernità ?

il Molise perderebbe molto e Campobasso diventerebbe capoluogo del poco o quasi nulla. Mentre con Termoli, quale motore economico mediante un turismo di qualità e sviluppo portuale (mercantile e da diporto) insiemeallo sviluppo agroalimentaredel Basso Molise, l’attuale capoluogo avrebbe una polizza di assicurazione contro la morte del Molise. E quindi contro la possibilità di diventare una lontana provincia di una delle regioni confinanti.

Ma nella battaglia in atto la miopia geopoltica di quelli di Campobasso sembra che padroneggi le loro menti e di conseguenza segni il destino della Regione e di tutti i Molisani.

Una miopia che ha impedito ed impedisce loro di vederel’effetto boomerang, nel casomolisano, dello strategico motto latino mors tua vita mea.

Luigi De Gregorio

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