"Il cuore di un uomo": la lezione etica e umana di Favaloro narrata da Luca Serafini

La presentazione lun 11 settembre 2023
Cultura e Società di Emanuele Bracone
3min
La presentazione del libro "Il cuore di un uomo" ©TermoliOnline.it
La presentazione del libro "Il cuore di un uomo" ©TermoliOnline.it
"Il cuore di un uomo": l'intervista al giornalista e autore Luca Serafini

TERMOLI. Avere ospite di un Milan club l’apprezzato giornalista Luca Serafini preluderebbe e una discussione approfondita e sentita sulle sorti del sodalizio rossonero. Ma non sempre quello che si immagina è quanto avviene e diremmo per fortuna.

Non perché non sia meritevole la condotta dell’undici guidato da Stefano Pioli, piuttosto perché l’occasione che ci è stata fornita ieri sera, in via Rio Vivo, dalla presenza dell’autore milanista doc è stata preziosa: conoscere attraverso "Il cuore di un uomo" la storia straordinaria del più grande medico argentino, René Geronimo Favaloro, di origini italiane (per intenderci colui che ha inventato il by-pass coronarico) e confrontarci sull’umanità della scienza medica, nel dialogo costruttivo venutosi a creare con alcuni ospiti in platea, tra cui il primario del Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli Nicola Rocchia e il dottor Italo Di Iorio, guarda caso proprio nato in Argentina.

Ci sentiamo parte in causa nel raccontare quanto avvenuto nel club rossonero intitolato all’indimenticabile Carmine D’Angelo e presieduto dal figlio Fabio; poiché dell’evento avevamo diffusamente dato notizia nei giorni scorsi e perché con lo stesso Serafini abbiamo realizzato una video-intervista particolarmente interessante, proprio per lanciare la presentazione di ieri sera, che per un’ora e un quarto ha tenuto banco senza alcun calo di attenzione da parte dell’uditorio e di domenica sera non è affatto circostanza scontata.

Merito del personaggio al centro della biografia romanzata edita da Rizzoli e vincitrice del premio Zanibelli 2020, il più prestigioso concorso letterario riservato alla letteratura scientifica, e del suo narratore, appunto Luca Serafini, che ha ricordato come il suo battesimo del fuoco fu nella cronaca nera, con colleghi come Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro e autore anche di altri tre romanzi nel suo lungo cursus honorum editoriale.

René Geronimo Favaloro ha cambiato per sempre la storia della medicina, mai abbandonando quel tratto distintivo che si dovrebbe consolidare sin dal giuramento ad Ippocrate, racchiuso in questa “massima”, riportata sulla quarta di copertina dell’opera: «Sono un pazzo totale, ma difenderò questa pazzia fino al mio ultimo giorno. Senza umanità non meritiamo di essere chiamati medici». Pensiero da sottoscrivere in pieno, come poi confortato anche nel dibattito in corso d’illustrazione del volume al Milan club “Carmine D’Angelo”.

Altro elemento caratterizzante della presenza di Termolionline era la moderazione affidata a Michele Trombetta, altro milanista nel Dna, affiancato dal consigliere comunale Toni Spezzano (ma in veste di tifoso rossonero ed estimatore di Luca Serafini) e dello stesso presidente Fabio D’Angelo.

L’incontro, al quale hanno partecipato decine di tifosi rossoneri e non solo, col supporto della libreria Fahrenheit, presente con Danilo Rana, si è aperto con un omaggio in dialetto termolese, accoglienza particolare riservata a Luca Serafini, affidata a un altro supporter accanito, Sebastiano Di Pardo, che ha declamato due poesie sulla nostra Termoli, che l’ospite illustre ha mostrato di gradire particolarmente.

Un racconto scorrevole, denso di aneddoti, arricchito da un video dove con foto e informazioni si è messa a fuoco la figura di Favaloro, prima del dibattito aperto alle domande e qui si è realizzato un interscambio molto intrigante tra Serafini, la storia di Favaloro e l’attualità stringente della medicina ospedaliera italiana, grazie ai contributi di Nicola Rocchia, di Italia Di Iorio, di un giovane medico di base e di alcuni pazienti che hanno avuto interventi con inserimento di by-pass, la valvola salvavita ideata proprio dal medico argentino.

L’ultima battuta, in un clima gradevole e di grande cordialità… verso il derby di sabato, con Serafini che ha sancito: “Ora basta”, dopo le sconfitte maturate nella scorsa stagione sportiva dal Milan proprio a opera dell’Inter.

Immancabili selfie finali, sotto l’effigie di un Castello Svevo dalle tinte rossonere, e le dediche ai libri letteralmente “spariti” dal banco, non ne è rimasta nemmeno una copia, con la serata conclusa in un delizioso conviviale del direttivo del Milan club con l'autore de "Il cuore di un uomo", che ieri ha presentato per la 74esima volta, anche col fuori programma di una telefonata a fine incontro col collega Carlo Pellegatti, a cui è stato rivolto un caloroso saluto in viva voce. Numeri da primato, quelli di Luca Serafini.

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