Movida termolese "sregolata", Roberti: bar chiusi dalle 23 e niente bottiglie da asporto
TERMOLI. Movida e degrado, il sindaco Francesco Roberti non ha di certo accolto di buon grado le cattive nuove provenienti dal primo sabato sera dalla riapertura dei locali dopo i 70 giorni di lockdown per coronavirus. Ed è pronto a prendere i primi provvedimenti restrittivi, indispensabili dopo che la gioventù termolese ha sprecato alla grande la prima chance di libertà.
«Il vero problema è stato al solito punto nella parte finale del corso, dove ci sono 4 locali in pochi metri. Ma lunedì chiudiamo alle 23 perché tutti i comuni limitrofi hanno fatto l'ordinanza di chiusura alle 23 e i giovani si riversano tutti a Termoli. Inoltre, per evitare anche il degrado che si è verificato tra porto turistico e Rio Vivo, oltre che in altri angoli della città, vieteremo con una specifica ordinanza la vendita di bevande in bottiglia da asporto, solo consumo a tavolino».
Un intervento necessario dopo le segnalazioni di assembramenti nella serata di sabato, in particolare in un punto di Corso Nazionale ritrovo di molti giovani e giovanissimi.
«Per tornare alla normalità bisogna rispettare le regole. Se ciò non avviene - ha concluso Roberti - sarò costretto a intervenire con provvedimenti ancora più drastici».