Da Lignano Sabbiadoro a Jesolo, da Rimini a Pesaro, da Pescara a Termoli

Storia & Amarcord dom 12 luglio 2020
Attualità di Luigi De Gregorio
4min
Cartina ©Web
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TERMOLI. Riporto qui di seguito l’elenco di alcune località balneari partendo dal Friuli fino ad arrivare a Termoli: Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Cesenatico, Rimini, Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Roseto degli Abruzzi, Pescara, Ortona, Vasto, Termoli.

Alcune di queste le ho visitate direttamente in occasioni di lavoro o di turismo famigliare, altre le ho visitate attraverso la rete.

In ogni caso, esse sono rappresentative di tante altre località più piccole o più grandi poste lungo la costa che dalla regione confinante con la Slovenia arrivano fino al nostro Molise.

Lungo i circa 700 kilometri di costa ci sono ben 5 regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche,Abruzzo) e molti dialetti . Troviamo notevoli differenze nella gastronomia e perfino nel brodetto di pesce, diverso quello di Pescara da quello di San Benedetto del Tronto e quello diJesolo da quello di Ancona. E’ inutile specificare che, per amore du Castill e per abitudine del palato, quello termolese è il migliore. Ma non è la gastronomia del mare il tema che potrebbe accomunare le cittadine di mare delle 5 regioni sopraindicate.

Bensì ciò che le unisce simbolicamente è una noiosa ripetitività della costa costituita da quattro elementi affiancati l’uno al’altro: strada lungo mare per le auto, marciapiede per i bagnanti-pedoni, sabbia, mare.

Una quaterna disarmante . E’ come guardare la stessa foto che rimane valida per le tante cittadine del centro-nord Adriatico. E verrebbe da dire che l’una vale l’altra. Un’inquadratura unicadella costa a cui in basso potete riportare il nome di una cittadina piuttosto che un’altra, anche se ognuna, al proprio interno si distingue per i propri elementi urbanistici (piazze, chiese,municipio etc….) .E cerca di differenziarsi agli occhi dei turisti, per la diversità della gamma dei servizi e dei divertimenti Ma l’offerta mare in terminidi paesaggio costiero è di una uniformità quasi imbarazzante.

E per Termoli? Anche per la nostra cittadina, il turista proveniente dal Nord dopo parecchie centinaia di chilometri ha per qualche minuto ancora davanti ha sé la quaterna della noia visiva: carreggiata (su cui sta viaggiando con la suaauto), alla sinistra il marciapiede per pedoni, ancora a sinistra la sabbia e poi il mare. Ma, subito dopo il Modenese, mentre l’auto sta procedendo, vede un qualcosa di nuovo: un promontorio, un muraglione, un castello, un borgo antico.

Tutto un insieme che diventa sempre più grande man mano che gli si avvicina. Fino a quando ( il nostro turista)decide di scendere dall’auto per gustare quella visione, quello spettacolo creato in parte dalla natura ed in parte dall’uomo. Dopo 700 kilometri di ripetitività costiera ecco un gioiello offerto da Termoli che, denominata negli anni 50 perla del Molise, andrebbe rivisitata e rilanciata in perla dell’Adriatico.

Dalla quaterna della noia alla quaterna del Bello. Siete sdraiati sulla sabbia? Alzate un po’ la testa, ruotate appena il collo e avrete una visione meravigliosa che non si ha nei precedenti chilometri di costa. Siete a largo con il pattino o moscone(come veniva chiamato una volta) e potrete ubriacarvi di questa veduta medioevale. Siete su una barca e state facendo il giro del promontorio termolese fino al porto avrete la migliore veduta di questo pezzo di terra circondato da tre parti dal mare.

Per correttezza e per amore del vero, in riferimento al percorso costiero relativo alle 5 regioni ed alla sua ripetitività prima di arrivare al promontorio di Termoli con annesso Castello Svevo e Borgo medioevale, ci sono due interruzioni alla monotonia suddetta.

La prima è nella zona di Ancona e specificatamente la spiaggia de Frati a Numana (AN) nella riviera del Conero. La seconda è data dal Castello Aragonese di Ortona. Che è adagiato in parte sulla spiaggia ed in parte sul mare.

Ma in entrambi i casi non ci sono gli elementi per fare un confronto con il borgo Antico ed il Castello Svevo cioè non c’è partita, come dicono a Roma.

Per quanto riguarda la restante parte dell’Adriatico ossia la Puglia non possiamo non riconoscere che ci sono fantastici paesi sul mare. Ma alcuni sono posizionati a livello mare senza alcuna veduta dall’alto, altri hanno una mescolanza di case antiche e case recenti.

Ossia non sono paragonabili alla purezza antica del Borgo di Termoli, situato in alto interamente su un promontorio con muraglione a picco sul mare e con godibile Passeggiata-Terrazza.

In definitiva Termoli, con la vista dal basso cioè dalla spiaggia ( del Borgo e del Castello), ci permette di avere i fuochi d’artificio di una spettacolarità unica ,i più belli d’Europa.

E con la vista dall’alto, cioè dalla Passeggiata - Terrazza di Viale Federico II, ci fornisce il panorama della spiaggia sottostante e di tutta la costa che si proietta verso Nord. Un percorso lungo oltre 400 metri posto a circa 20 metri sul livello del mare: il Viale di Federico II che rappresenta un vero e proprio Unicum.

Conclusione. Nel percorrere la costa adriatica, a cominciare da Trieste (a prescindere da Venezia la città più bella e più caratteristica del mondo), occorre fare circa 700 km prima di trovare un Gioiello costituito da: Promontorio, Borgo medioevale, Muraglione, Castello. Ed occorre chi sa quanto tempo per avere, nelle future generazioni, quelle persone che per amore, per cultura, per abilità organizzative, saranno in grado di far conoscere Termoli al mondo intero.

Luigi De Gregorio

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