Da un termolese sognatore nel 2020: auguri alla nostra città

Storia & Amarcord dom 05 gennaio 2020
Attualità di La Redazione
2min
Luigi De Gregorio, termolese sognatore ©Termolionline.it
Luigi De Gregorio, termolese sognatore ©Termolionline.it

TERMOLI. Nel giorno del suo 76esimo compleanno il “nostro” Luigi De Gregorio, formula gli auguri per il nuovo anno da termolese sognatore, anche se un po’ amareggiato.

Ero seduto ad un bar di Termoli. Da un’emittente televisiva locale ascoltavo un signore, da me non identificato, che inviava gli auguri ai Termolesi per il 2020.

“Il mio augurio, che è anche una promessa, è che presto verrà iniziato l’intervento che porterà la nostra Termoli dalla situazione ambientale attuale di degrado a quella di decoro ossia una cittadina in cui non ci saranno buche stradali, né immondizie sparse, né deiezioni canine, né spazi soggetti all’incuria permanente. Invece aumenteranno gli spazi verdi e le aree di periferia saranno curate. Pozzo Dolce profumerà come un giardino, il porto pulito come un salotto di casa.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che il San Timoteo non solo non sarà ridotto a livello di Pronto Soccorso, ma tornerà ad essere importante come 20 anni fa e diventerà un Ospedale di eccellenza ed infine, per il prossimo incontro con le autorità sanitarie nazionali a Roma, organizzerò almeno 6 bus di dimostranti, dopo lo smacco di 6-1 a favore di Isernia.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che la stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi non sarà spostata né a Rio Vivo né altrove. Essa è e rimarrà nel cuore di Termoli e nel cuore dei Termolesi.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che l’Università del Molise a Termolitornerà ad avere le facoltà inspiegabilmente trasferite altrove e si arricchirà della nascita di nuovi corsi di laurea moderni in consonanza con i temi della scienza del terzo millennio.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che il Turismo da Diporto verrà sviluppato nella ottica di turismo di valore.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che il Turismo congressuale verrà sviluppato secondo la doppia ottica di turismo di valore e turismo tutto l’anno.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che il Macte sappia essere una componente valida del Turismo culturale estremamente importante perla sua doppia valenza di turismo di valore e di turismo tutto l’anno.

Il mio augurio, che è anche una promessa,è che il monumento Il Sogno per sempre, per la singolarità mondiale che esso rappresenta ossia l’incrocio tra il 15° meridiano ed il 42° parallelo, sia opportunamente sfruttato nell’ambito del Turismo delle Unicità.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che la Passeggiata – Terrazza di Federico II per la sua bellezza e godibilità sia opportunamente utilizzata nell’ambito del Turismo delle Unicità.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che le due terrazze di Termoli, U’ Paes vicch e Piazza Sant’ Antonio, siano al centro di una comunicazione forte nell’ambito del Turismo delle Unicità.

Il mio augurio, che è anche una promessa, è che si riesca ad organizzare il Festival Internazionale dei fuochi d’artificio partendo dalla constatazione che la terna spiaggia – muraglione - Castello rappresenta una delle migliori scenografie naturali per i maestri artificieri.

Sorpresa. All’improvviso non c’era la Tv, non c’era il bar, non ero seduto. Avevo tutto sognato. Era solo castelli in aria. E allora mi feci la domanda di Marzulliana memoria “La vita è un sogno o i sogni aiutano vivere?” Una domanda così tormentosa che decisi di rimettermi a dormire.

Luigi De Gregorio

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