Prevenzione e sicurezza: i numeri dell'alluvione e la solidarietà

L'emergenza dom 04 giugno 2023
Attualità di La Redazione
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Prevenzione e sicurezza: i numeri dell'alluvione e la solidarietà ©Termolionline
Prevenzione e sicurezza: i numeri dell'alluvione e la solidarietà ©Termolionline

TERMOLI. Sedicesimo contributo della nuova stagione per la rubrica che tratta di temi inerenti alla sicurezza, nata lo scorso anno, apprezzata dai lettori, per la competenza di chi l'ha promossa, l'ex capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Termoli, Aldo Ciccone, che di recente è stato protagonista anche in alcune scuole della città proprio per divulgare questi argomenti.

“Pillole” su Sicurezza e Prevenzione ha ora una cadenza bimensile.

Tratteremo, con la massima sintesi e semplicità possibile, argomenti e curiosità, legati alla nostra ed altrui sicurezza, alla prevenzione, alla conoscenza tecnica e delle normative. Al termine dell’articolo troverete i link delle puntate precedenti.

In questa “pillola” parleremo di “Alluvione in Emilia-Romagna”: diverse le colonne mobili molisane che sono state inviate nel corso delle settimane nei territori bersagliati dalla calamità naturale.

Molte sono state le richieste ricevute via mail per trattare come argomento la situazione alluvionale dell’Emilia Romagna e le sue cause. Ricordo bene la “nostra” emergenza vissuta come soccorritore, vent’anni fa nel gennaio del 2003, che aveva coinvolto il basso Molise ed in particolare l’area industriale di Termoli. La situazione sembrò subito molto critica, tanto da far intervenire, in aiuto, le colonne mobili di soccorso dei Vigili del Fuoco dalle regioni limitrofe. In ogni Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è sempre pronta, h24, la “Colonna Mobile” composta da personale specializzato e mezzi specifici, che, una volta avuto l’ordine d’intervenire dal centro di coordinamento nazionale (Con) del Viminale - Roma (Ministero dell’Interno - VVF) può recarsi, velocemente, in ogni parte del territorio italiano per prestare soccorso alle popolazioni.

“Le alluvioni - si legge sul sito del Ministero della Salute - rappresentano il disastro naturale più comune a livello mondiale e la loro frequenza è destinata ad aumentare a causa dei cambiamenti climatici. In Italia i comuni a rischio idrogeologico sono 6.000, oltre il 70% del totale”. I rischi per i cittadini sono molti, sia durate che dopo l’evento, e il Ministero ha redatto un’infografica con le norme di comportamento da mettere in pratica nelle zone alluvionate. In una delle sezioni si ricorda ad esempio che le persone maggiormente a rischio sono naturalmente bambini e anziani, ma anche persone con problemi di salute pre-esistenti.

L’Emilia-Romagna rientra tra le regioni in cui le percentuali di territorio potenzialmente allagabile risultano superiori rispetto ai valori calcolati su scala nazionale, come risulta dai dati forniti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Territorio).

Nel Rapporto n.356 del 2021, ISPRA evidenziava la “notevole estensione delle aree allagabili a partire dallo scenario medio per la Regione Emilia-Romagna, una condizione legata alla presenza di una complessa ed estesa rete di canali di bonifica e corsi d’acqua minori che si sviluppano su ampie aree morfologicamente depresse, di tratti arginati spesso lungo alvei stretti e pensili, di regimazioni e rettifiche nei tratti di pianura”.

Le province con maggiori percentuali di territorio inondabile sono:

Ravenna e Ferrara, con percentuali che arrivano rispettivamente all’80% e quasi al 100% in caso di scenario di pericolosità media da alluvioni. Ravenna è, inoltre, esposta al rischio di alluvione l’87% della popolazione in caso di scenario di pericolosità media da alluvioni, Modena, con il 41.3% (53.3% di popolazione esposta), Bologna, con il 50% (56.1% di popolazione esposta), Forlì-Cesena, con il 20.6% (64% di popolazione).

Un evento particolare l’alluvione in Emilia, la cui eccezionalità è scaturita dalla combinazione di una serie di fattori, persistenza, intensità e convergenza delle masse d’aria umida oltre alla struttura e alla traiettoria del ciclone transitato dal 12 maggio sul Mediterraneo e dal 14 maggio sull’Italia.

Inoltre, ad incidere molto è stata la condizione satura di un territorio già colpito da abbondanti precipitazioni occorse nei giorni precedenti e che hanno reso il terreno incapace di assorbire parte dell’acqua caduta.

Ma non solo allagamenti, il territorio è stato interessato da tanti fenomeni franosi che hanno isolato interi paesi, rendendo le comunicazioni, sia stradali che ferroviarie, molto difficili.

Il sito della regione Emilia-Romagna, al 17 maggio, parla di esondazione di 23 fiumi e allagamenti diffusi in 41 comuni colpiti da almeno 50 esondazioni.

Purtroppo l’emergenza in Emilia-Romagna non si è certo conclusa con il cessare delle piogge, i rischi per la salute legati alle alluvioni posso avere impatti anche a medio e lungo termine. Fra quelli da tenere in considerazione c’è il rischio di contrarre malattie attraverso il contatto con acque reflue contaminate e spesso stagnanti, ma anche i rischi chimici dovuti al rilascio di sostanze pericolose a causa dei danni subiti da edifici e infrastrutture, e, forse meno ovvi ma non per questo meno importanti, i possibili effetti sulla salute mentale di chi è stato direttamente colpito dall’evento.

Sul sito dei Vigili del Fuoco e su quello della Protezione Civile si trovano consigli su come affrontare diverse tipologie di emergenze. Nel caso del maltempo ed alluvioni ne citiamo qualcuno:

Utile ascoltare i notiziari, mezzo rapido per ottenere le informazioni sull’evolversi dell’evento. Visto che si potrebbe verificare anche la mancanza di energia elettrica è opportuno disporre di una radio portatile dotata di batterie cariche ed avere a disposizione una torcia funzionante per ogni evenienza.

In casi critici rifugiatevi nei piani più alti in attesa dei soccorsi.

È sempre opportuno avere a disposizione l’elenco dei numeri di soccorso e dei servizi essenziali ad esempio energia elettrica, gas, acqua potabile.

Nei locali allagati staccare l’interruttore generale il prima possibile e non rimettere in funzione gli apparecchi elettrici inumiditi.

Un pensiero va alle vittime dell’alluvione ed ai loro familiari.

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Per contatti, richieste per trattare specifici argomenti nei prossimi appuntamenti, curiosità e domande, utilizzate la seguente email sicurezza.prevenzione360@gmail.com

Aldo Ciccone (Anvvf: associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale).

Mascherine;

Caduta nei pozzi;

Monossido di carbonio;

Allarme gas;

Sostanze tossiche e velenose;

Acqua;

Fuoco;

Estintori;

Elettricità;

Infortuni domestici;

Le cadute;

Le campagne di sensibilizzazione;

Sicurezza e prevenzione - parte 1;

Sicurezza e prevenzione - parte 2;

Piani di emergenza ed evacuazione;

I videoterminali;

Gli obblighi del lavoratore;

Le novità 2022 sui luoghi di lavoro;

I giochi per i bambini;

Giochi all'aria aperta;

Sicurezza nelle scuole;

Addobbi e luci di Natale;

Capodanno e botti in sicurezza;

Il caso Legionella;

Lampadine a Led e illuminazione;

Rumore;

Il rischio vibrazioni.

I campi elettromagnetici.

Radiazioni ionizzanti.

Scala Mercalli e Scala Richter.

Microclima.

Primo maggio e sicurezza sul lavoro.

Sicurezza e prevenzione in edilizia.

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